[NanoAnteprima] Santorini

Oggi vi presentiamo un titolo ideato più di 30 anni fa, Santorini, a scopo educativo, sviluppato e perfezionato da Gordon Hamilton nel 2004. Inizialmente questo gioco è stato diffuso dallo stesso autore gratuitamente.

 

 

 

 

 

Questa prima versione era presentata con materiali molto semplici e senza grafica che ne facevano un gioco astratto di strategia.

Versione originale di Santorini

Da qualche giorno è partita una campagna su Kickstarter di una versione rivisitata nell’ambientazione e nella grafica, edita dalla Roxley Games.

Materiali

Componenti del gioco Santorini

Nella scatola del gioco (al momento non sono stati sbloccati Stretch goals) troviamo:

  • 1 plancia Oceano
  • 1 plancia di gioco Isola
  • 1 piedistallo base dell’isola
  • 4 miniature Costruttori (2 marroni e 2 grige)
  • 54 componenti palazzo (22 x pian terreno, 18 x 1° piano, 14 x ultimo piano)
  • 14 tetti di plastica blu
  • 9 carte divinità

 

 

Il Gioco

In questo gioco impersoneremo un Dio greco che avrà il compito di comandare due costruttori per cercare di costruire per primo il palazzo più alto e far arrivare uno dei due costruttori in cima alla città.

Il gioco ha poche regole e poche azioni da poter compiere. Ad ogni turno il giocatore dovrà muovere uno dei suoi costruttori di uno spazio e piazzare un pezzo del palazzo in una zona adiacente alla propria pedina appena mossa.

La prima azione ha delle regole specifiche che sono:

  • il raggio di movimento è di una casella intorno alla posizione attuale, in direzione orizzontale, verticale oppure obliqua
  • il movimento deve essere effettuato allo stesso livello, ad un piano di differenza verso l’alto, oppure di quanti piani si vuole verso il basso (se ci si trova al primo piano di un palazzo ci si potrà muovere nelle caselle adiacenti solo se il palazzo è più basso di quello in cui ci si trova, oppure se ha lo stesso numero di piani o solo uno in più. Tale regola vale anche per lo spostamento quando ci si trova al livello del tabellone)

La seconda azione può essere svolta per costruire il primo piano di un palazzo, un piano aggiuntivo ad una struttura non occupata da altri costruttori e sulla quale non sia stato costruito un tetto, oppure un tetto per bloccare l’accesso a quel palazzo sul quale nessuno più potrà salire.

A queste semplici regole si aggiungono dei modificatori che sono rappresentati dalle carte degli Dei. Ad inizio partita, infatti, ogni giocatore riceve una carta Dio che fornisce una particolare abilità a chi la possiede, fino alla fine della partita. Per esempio la carta di Artemide darà al suo possessore la possibilità di spostare le pedine fino ad un massimo di due caselle per turno, oppure quella di Demetra permetterà di costruire un blocco aggiuntivo nel proprio turno.

Demetra Artemide

Il gioco finisce quando uno dei due giocatori riesce a costruire il terzo piano di un palazzo e riesce a piazzarvi uno dei propri costruttori sopra.

Conclusioni

La semplicità delle regole fanno si che possa essere appreso facilmente anche da giocatori non molto esperti, ma, allo stesso tempo, è adatto anche a giocatori ai quali piace una maggiore profondità strategica. Il paragone sarà sicuramente forzato, ma nel gioco possiamo ritrovare qualche similitudine con le dinamiche degli scacchi. Ogni mossa fatta da un giocatore o dall’altro, infatti, dovrà essere ben ponderata in quanto potrebbe accadere che una mossa fatta per bloccare l’avversario o per cercare di arrivare a costruire l’ultimo piano del palazzo finisca per favorire l’avversario. Inoltre, la dimensione del tabellone di gioco abbastanza contenuta fa sì che l’interazione fra i giocatori sia piena e che non ci si limiti ad una corsa a chi costruisce per primo il piano più alto ognuno dal proprio lato, lontano dall’avversario.

La versione precedente della veste grafica era un po’ scarna e con la rivisitazione che è stata ideata viene aggiunta una nota di colore totalmente assente in precedenza. Ora i pezzi da utilizzare per i piani dei palazzi che andremo a costruire rendono più l’idea di quello che si sta facendo rispetto a dei semplici quadrati di legno bianco. Trovo molto azzeccata, inoltre, la scelta di creare una struttura a supporto del tabellone che lo rende più simile ad un’isola.

Potete consultare la campagna Kickstarter per scoprire maggiori dettagli.

Per altre recensioni leggete la sezione NanoRecensioni, mentre se volete leggere qualche anteprima, vi consiglio di dare un’occhiata alla nostra sezione NanoAnteprime.

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Svik

 

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