[NanoRecensione] My Brother

Sapete gestire i vostri livelli di stress? E soprattutto sapete gestire una famiglia con un membro fragile come Eric a seguito di un difficile trasloco?

Vi potete mettere alla prova con My Brother, ideato dalla napoletana Irene Nappi in collaborazione con Demoelà e distribuito da Ghenos Games.

La famiglia Fonte deve traslocare, il cambiamento influisce sulla vita di tutti e soprattutto per Eric le novità generano un po’ di preoccupazione. Dovrete superare gli ostacoli nella gestione delle difficoltà quotidiane, accompagnando i Fonte nell’affrontare nuove sfide e giornate impegnative.
In My Brother ogni giocatore interpreta un membro della famiglia e, scegliendo come comportarsi in base alle azioni a disposizione, dovrà aiutare i propri familiari a superare imprevisti e momenti difficili, mantenendo lo stress il più basso possibile e tutelando Eric, la figura più fragile della famiglia.

Come ci ha raccontato di persona l’autrice Irene Nappi, il gioco è nato durante la stesura della sua tesi in Design della Comunicazione ed è ispirato al romanzo The girl with the crazy Brother, di Betty Hiland, che aveva un figlio schizofrenico.

Grazie alla collaborazione con associazioni pedagogiche, psicologi e con la casa editrice Demoelà il gioco è stato modificato per coprire un maggior numero di situazioni e prendere la forma definitiva per la pubblicazione.

Il gioco simula situazioni di stress all’interno del nucleo familiare in cui vive un ragazzo con difficoltà ed è stato molto apprezzato al convegno internazionale sull’autismo svoltosi a Rimini dal 15 al 16 ottobre scorso, tanto da essere considerato come strumento terapeutico.

Ma vediamo in dettaglio il gioco…

 

COMPONENTI

All’interno della scatola, di piccole dimensioni (21 × 13,5 × 3,5 cm), trovano comodamente spazio tutti i componenti del gioco:

  • 11 Carte Evento
  • 18 Carte Imprevisto
  • 24 Carte Azione (6 per ciascun membro di famiglia)
  • 5 plance rettangolari: una per ciascun membro della famiglia, compreso Eric
  • 5 segnalini in legno
  • 1 dado
  • il regolamento bilingue (italiano e inglese)

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REGOLE

Prima di iniziare la partita, si mescolano separatamente i due mazzi delle carte Imprevisto ed Evento, facendo in modo che la prima carta Evento sia sempre quella relativa al “Trasloco” e indicata con il numero 1 sul retro.

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Viene poi posta al centro del tavolo la plancia di Eric ed assegnate a ciascun giocatore le 4 plance restanti, con le relative carte azioni del colore corrispondente. Vengono poi messi i segnalini sul valore 1 di stress su tutte e 5 le plance.

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Se si è in meno di 4 i personaggi possono essere distribuiti ai giocatori (in 2 ad esempio saranno 2 a testa) oppure utilizzati come personaggi non giocanti.

My Brother è un gioco collaborativo, in cui l’obiettivo è mantenere lo stress di Eric entro livelli accettabili.

dscn4617Ciascun turno è composto da 4 fasi:

  1. Fase Eventi e Imprevisti: vengono girate una carta Evento e una carta Imprevisto che influenzano il livello di stress di Eric e della famiglia o, nel caso degli imprevisti, influenzare il lancio del dado per un particolare membro della famiglia.
  2. Fase Azioni, divisa in tre sottofasi:
    • selezione delle Carte Azione:  tutti i giocatori contemporaneamente, in segreto e senza consultarsi tra loro, scelgono una propria Carta Azione tra quelle disponibili (cioè ancora in mano), con la quale reagire alla situazione
    • risoluzione delle Carte Azione: i giocatori decidono di comune accordo l’ordine di risoluzione delle Carte Azione. Il primo giocatore lancia il dado e subisce gli effetti della propria carta Azione in base al risultato del dado. Poi si passa ai giocatori successivi.
    • scarto delle Carte Azione: le Carte Azione giocate vanno scartate e non saranno più disponibili per i turni successivi fino a che il giocatore non utilizza l’ultima carta che ha in mano.
  3. Fase Recupero: quando un personaggio arriva a 10 (o più) sulla barra dello Stress, finisce in Recupero e gira la propria plancia sul lato opposto, posizionando il dischetto Segna-stress sul 10. Un personaggio in Recupero non può giocare Carte Azione ed è immune agli effetti delle carte. Inoltre non modificherà lo stress di Eric, durante la fase successiva.
  4. Fase Eric: lo stress di Eric viene modificato in base allo stress degli altri personaggi che non sono in Recupero. Inoltre  i giocatori in Recupero dichiarano se intendono rimanere in Recupero anche il turno successivo oppure tornare in gioco.

La partita è persa se Eric raggiunge il livello 11 oppure tutti gli altri membri di famiglia si trovano contemporaneamente ad essere in recupero.

Si vince invece se si riesce a terminare l’undicesimo turno di gioco senza che accadano le due condizioni indicate in precedenza.

 

COMMENTI

Come si intuisce dalla descrizione delle regole, le meccaniche di gioco sono abbastanza semplici e inoltre il tiro del dado per la risoluzione delle carte azione lascia molto spazio all’alea. 

Tuttavia, il punto forte del gioco sta nella tematica affrontata e nel suo fine psico-pedagogico. Visto in quest’ottica il gioco deve essere giudicato con parametri differenti. 

I membri della famiglia risultano tutti ben descritti nel regolamento e la loro storia è importante per comprendere la fragilità di Eric e calarsi nell’ambientazione. La collaborazione che si instaura tra i giocatori risulta molto positiva e, sebbene non siamo psicologi, può tornare utili in quelle situazioni in cui si affronta un soggetto fragile. 

Nonostante la relativa semplicità, il gioco è comunque sfidante e non risulta molto facile vincere.

Detto ciò, avvisiamo i gamer dal cuore “duro” che il gioco non fa al caso loro, ma è più adatto ad un contesto familiare.

In definitiva un gioco che può essere utilizzato anche per fini diversi dal semplice svago, ma che comunque non tralascia l’aspetto ludico.

 

JoBel

 

 

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Per informazioni ed anteprime su altri giochi, vi consigliamo di andare alle sezioni dedicate alle NanoRecensioni e NanoAnteprime.

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